Casalpusterlengo: si consolida l’alleanza fra Hospice e Il Samaritano
Casalpusterlengo: si consolida l’alleanza fra Hospice e Il Samaritano
27 maggio 2025
Comunicato stampa
Donato oggi dall’associazione un dispositivo per l’igiene delle persone allettate
Nome di battesimo Syren Aqua Plus Warmy: è un dispositivo, completo di carrello di supporto, destinato all’uso professionale per l’igiene delle persone allettate. E’ stato donato all’Hospice di Casalpusterlengo, e destinato ai suoi ricoverati, dall’Associazione Il Samaritano, grazie ai fondi raccolti con una iniziativa di fundraising, realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Superiore “A. Cesaris” di Casalpusterlengo, e a un contributo di 5.000 euro da parte della Fondazione della Banca Popolare di Lodi.
La cerimonia di donazione è avvenuta oggi in Hospice: presenti, fra gli altri, il Direttore Generale dell’ASST di Lodi Guido Grignaffini, la responsabile delle Cure Domiciliari palliative e Hospice Benedetta Franchi e il Presidente dell’Associazione Roberto Franchi, per tanti anni primario di Oncologia a Casale e da sempre sensibile all’area delle terapie palliative.
Grazie al nuovo dispositivo e alla sua tecnologia, l’igiene completa o parziale del paziente viene eseguita, con la massima facilità, direttamente al letto del paziente riducendo al minimo i carichi di lavoro per l’operatore e i rischi connessi alla movimentazione della persona allettata. Nel corso dell’igiene non si generano dispersioni e ristagni d’acqua perché essa è calibrata per la funzione che deve svolgere.
L’intervento igienico si realizza in completa sicurezza e dura pochi minuti.
Il dispositivo, il cui costo si aggira intorno ai 20.000 euro, consente di effettuare una doccia completa con l’utilizzo di mezzo litro di acqua, rispetto ai 6/7 litri necessari per lavare in pazienti con i metodi tradizionali. Il flusso d’acqua erogato dal sistema è molto gradevole sulla pelle e rimane localizzato. L’operatore si può concentrare, così, su aree corporee definite tenendo coperte le altre parti del corpo del paziente. In tal mondo viene rispettato il pudore della persona allettata.
Il Samaritano è un’organizzazione di volontariato da anni vicina all’ASST: da tempo sostiene l’attività in Oncologia e in Hospice con la presenza dei suoi volontari in reparto, con donazioni ma anche finanziando, ad esempio, la presenza settimanale in Hospice del musicoterapeuta e dell’arte terapeuta. Un’attenzione particolare è rivolta alle persone che necessitano di un sostegno psicologico individuale o di gruppo per l’elaborazione del lutto.
“Va al Samaritano, che da anni si prende cura del paziente oncologico e non, che ci sostiene con tanti progetti, tutta la nostra gratitudine – ha commentato Guido Grignaffini -. Grazie ai suoi volontari che ogni giorno sono nelle nostre corsie a fianco dei malati e delle loro famiglie”.
“Un ringraziamento particolare all’Associazione per aver saputo coinvolgere anche il mondo della scuola per l’acquisizione di una tecnologia – ha aggiunto il Direttore Generale - da oggi a disposizione dei nostri operatori e a vantaggio dei pazienti. Il nostro riconoscimento va anche alla Fondazione della Banca Popolare di Lodi che ha sostenuto l’iniziativa”.
L’attività delle cure domiciliari palliative e dell’Hospice
Nel 2024 stati assistiti in hospice a Casalpusterlengo 283 pazienti, con una degenza media di 5 giorni. Il 70% di essi erano affetti da patologia oncologica, il 30% non oncologica. L’83% dei pazienti è deceduto in Hospice, mentre il restante 17% è stato dimesso presso strutture residenziali o al domicilio, con l’attivazione delle cure palliative domiciliari o altro regime assistenziale. Dall’1gennaio di quest’anno ad oggi sono stati ricoverati 121 pazienti.
Sono stati invece, sempre nello scorso anno, 457 i pazienti seguiti dal servizio di cure palliative domiciliari dell’ASST, con una media di presa in carico di 41 giorni. Il 77% di essi erano affetti da patologia oncologica, il 23% non oncologica. Il 69% dei pazienti è deceduto al domicilio, il 16% è stato trasferito in Hospice, mentre il restante 14% è stato dimesso o ricoverato in ospedale. Dal primo gennaio 2025 ad oggi sono stati presi in carico dal servizio al domicilio 144 pazienti.