ASST: Reumatologia di prima scelta e qualità
ASST: Reumatologia di prima scelta e qualità
09 luglio 2025
Comunicato stampa
Oltre 1.850 prestazioni nel corso del 2024: hanno interessato circa 1.300 pazienti, con una prevalenza di popolazione femminile, e in buona parte compresi in una fascia di età che va dai 40 ai 65 anni.
È corposa l’attività reumatologica del Maggiore di Lodi, parte integrante della struttura di Medicina Interna, diretta da Guja Minoja.
È sostenuta dall’opera e dal lavoro di una giovane squadra di specialisti formatisi alla scuola di reumatologia del professor Montecucco del San Matteo di Pavia: Veronique Laure Ramoni, Francesca Cuzzocrea, Eva Scorletti, Francesco Locatelli.
L’offerta è organizzata ambulatorialmente, con strutture di primo e secondo livello, in relazione al grado di complessità di casi. Le principali patologie seguite? “Quelle autoimmuni sistemiche come l’artrite reumatoide e psoriasica o le connettiviti (come la sclerodermia, ad esempio), ma anche quelle articolari degenerative”, ricorda Eva Scorletti.
L’attività ambulatoriale è programmata su quattro giorni alla settimana: si tratta di prime visite, controlli, valutazioni specialistiche e approfondite.
“C’è l’ambulatorio presso cui sono somministrati i farmaci biotecnologici”, spiega Veronique Ramoni: famaci biotecnologici significa che sono molecole farmacologiche prodotte tramite biotecnologie, spesso anticorpi monoclonali, per il trattamento dell’artrite reumatoide di pazienti per i quali i farmaci tradizionali hanno fallito. “Sono farmaci dispensati esclusivamente dalla farmacia dell’ospedale – aggiunge la specialista – per pazienti selezionati, con determinate caratteristiche cliniche. Non tutti, quindi”.
“Dopo la prima somministrazione – sottolinea Francesco Locatelli - si forma il paziente all’autosomministrazione a domicilio, monitorata dal reumatologo in caso di necessità”.
Fiore all’occhiello della reumatologia di Lodi è l’ambulatorio destinato alle donne che in gravidanza manifestano sintomi di malattia reumatologica o che già sono state diagnosticate con problemi reumatologici, che hanno deciso di concepire un figlio. “Un ambulatorio di questo tipo, con la collaborazione dei ginecologi e dei pediatri dell’ospedale - osserva Veronique Ramoni – spesso è una prerogativa esclusiva dei grandi centri ospedalieri”. “Parte essenziale dell’offerta di salute è anche il teleconsulto per i medici di medicina generale – dice Scorletti - per stabilire e condividere l’iter diagnostico terapeutico migliore per i pazienti”.
Possibili sviluppi dell’attività? “L’ecografia reumatologica - anticipa Francesca Cuzzocrea – un esame utile a valutare più approfonditamente la malattia e anche la necessità di eventuali procedure interventistiche”.
In questo contesto e con tali credenziali, sarà certamente significativa - nota il primario Guja Minoja – il contributo del team di reumatologi per il bone center, il centro sullo studio delle patologie dell’osso a cui l’ASST di Lodi sta pensando, da qualche tempo, per il prossimo futuro.
- Il team della Reumatologia.jpg - jpg 2,9MB