Endoscopia Digestiva: introdotte due nuove procedure
Comunicati Stampa
Endoscopia Digestiva: introdotte due nuove procedure
07 novembre 2025
Comunicato stampa
Due nuove procedure in Endoscopia Digestiva, all’Ospedale di Lodi. L’innovazione attesta ormai il servizio diretto dalla dott.ssa Piera Leoni all’altezza di quanto offerto, in questo ambito diagnostico e terapeutico, dai maggiori centri ospedalieri lombardi. La prima metodica, operata dal dott. Francesco Broglia, è la dissezione sottomucosa, procedura utilizzata per rimuovere in modo radicale lesioni polipoidi, di dimensione significativa, che insistono prevalentemente nel colon.
“Si tratta di una asportazione completa, in un unico frammento, che riduce notevolmente – spiega Broglia, specialista endoscopista – la possibilità di una recidiva e favorisce, per la modalità della rimozione, l’opera dell’anatomopatologo chiamato ad accertare o a confermare la natura della lesione e a orientare l’eventuale intervento chirurgico”.
Le lesioni possono essere benigne, ma anche maligne. La procedura introdotta, da questo punto di vista, è anche curativa. Delicata e complessa, è molto più impegnativa rispetto alle tecniche tradizionali, ma è certamente più accurata e precisa. Nella stragrande maggioranza dei casi il paziente, successivamente all’intervento dell’endoscopista è tenuto per qualche ora in osservazione e monitoraggio e dimesso entro la giornata.
La seconda procedura è una evoluzione dell’ecoendoscopia, avviata con l’acquisizione di una modernissima strumentazione, un anno fa. Attualmente, ricorda Piera Leoni, il numero di esami erogati con questa nuova tecnologia ha registrato un incremento al di sopra delle aspettative. “La previsione era di eseguire 50 procedure in questo primo anno. Attualmente siamo già a quota 80, questo anche grazie al prezioso contributo di tutta l’equipe che lavora presso il nostro reparto”, sottolinea la responsabile.
L’innovativa procedura appena introdotta, “ci ha consentito – spiega il dott. Fabio Chicco – di posizionare, in un paziente oncologico, un drenaggio ecoendo guidato tra il coledoco, il condotto deputato al trasporto della bile, e il duodeno. La regione – continua l’endoscopista - era severamente compromessa da un tumore del pancreas, non consentendo l’usuale approccio terapeutico: l’intervento ci ha permesso di renderla di nuovo accessibile, rimettendo in comunicazione le vie biliari con il duodeno e ripristinando, così, nel paziente le condizioni per essere sottoposto a chemioterapia”.
Piera Leoni ne è convinta: “Le due metodiche interventistiche significano per tutti noi un notevole salto in avanti, rappresentano un fiore all’occhiello per Lodi”.
Vale la pena ricordare qualche numero dell’Endoscopia, inanellati in una attività che si articola fra il Maggiore e il presidio di Codogno. Nel 2024 si sono registrate: 3.561 gastroscopie; 4.204 colonscopie, di cui 693 con polipectomia; quasi 500 prestazioni in MAC; 53 procedure con videocapsula; 288 interventi in urgenza e 118 studi diagnostico-terapeutici dell’apparato biliare pancreatico; circa 2.500 visite gastroenterologiche
Sempre nel corso del 2024 sono state diagnosticate dalla struttura 132 neoplasie.
Le tecnologie di cui è dotata la struttura sono tutte di ultima generazione, tutte utili a dare corpo a questa offerta e attività che in moltissimi casi evita che i propri pazienti siano dirottati in altri centri ospedalieri.
Da sinistra, nella foto allegata: Fabio Chicco, Piera Leoni, Francesco Broglia.
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