Casa di Comunità e Ospedale di Comunità di Sant’Angelo Lodigiano, l’inaugurazione alla presenza dei vertici di Regione Lombardia
Comunicati Stampa
Casa di Comunità e Ospedale di Comunità di Sant’Angelo Lodigiano, l’inaugurazione alla presenza dei vertici di Regione Lombardia
16 febbraio 2022
Comunicato stampa

La Sanità Lombarda potenzia i servizi del territorio. Più vicina, più accessibile.
Sant’Angelo Lodigiano, 16 febbraio 2022 - Oggi pomeriggio presso il presidio ‘Delmati’ di Sant’Angelo Lodigiano, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e della Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti, l’ASST di Lodi ha inaugurato la prima delle cinque Case di Comunità e il primo dei due Ospedali di Comunità previsti nel territorio lodigiano. Sulla base della programmazione regionale e delle linee di progetto di ATS Città Metropolitana di Milano sono, infatti, in via di realizzazione altre quattro Case di Comunità (a Zelo Buon Persico, Lodi, Codogno e Casalpusterlengo) e un altro Ospedale di Comunità presso il presidio territoriale di Casalpusterlengo, individuati per garantire omogeneità, equità di accesso e prossimità dei servizi sanitari ai cittadini residenti in tutto il territorio, dall’Alto al Basso Lodigiano. Infine, in base alla programmazione regionale, è stata individuata una Casa di Comunità spoke presso il Parco Tecnologico Padano.
«La giornata di oggi rappresenta un altro tassello sul territorio della nostra Regione nel percorso verso una Sanità partecipativa e personalizzata – ha commentato la Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – Fondamentalmente, una Sanità vicina al cittadino, con queste strutture e i loro operatori che diventeranno punto di riferimento della comunità. L’obiettivo è che in queste realtà non solo ci si senta curati come se ci si trovasse a casa, ma attraverso personale qualificato la persona sarà al centro prima ancora della malattia».
«Il 16 febbraio 2022 segna l’avvio funzionale della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità di Sant’Angelo Lodigiano che verrà completato con i progetti di ristrutturazione che sono già stati presentati e in corso di finanziamento grazie alle risorse del PNRR e di Regione Lombardia. Si tratta dell’inizio di un percorso che darà un nuovo volto alla sanità di prossimità, con la predisposizione di spazi per il cittadino dove l’integrazione tra cure primarie e assistenza specialistica ambulatoriale e il ruolo intermedio tra il domicilio e il ricovero ospedaliero trovano la loro realizzazione», ha dichiarato Salvatore Gioia, Direttore Generale dell’ASST di Lodi.
La Casa e l’Ospedale di Comunità di Sant’Angelo Lodigiano, benché collocati all'interno del presidio ‘Delmati’, sono e restano strutture territoriali del tutto autonome e indipendenti rispetto al presidio che le ospita. All’interno della stessa struttura si trova anche la Centrale Operativa Territoriale (COT), quest’ultima frutto della riconversione ed ulteriore sviluppo della Centrale di Sorveglianza che durante le prime fasi della pandemia ha monitorato a domicilio i pazienti Covid.
«La sinergia tra Casa di Comunità, Ospedale di Comunità e COT permetterà una presa in carico tempestiva e a 360° dei cittadini, rispondendo ai bisogni di salute dei pazienti soprattutto cronici/fragili del territorio e riducendo al tempo stesso la pressione sulle strutture di emergenza/urgenza e gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso», ha sottolineato Enrico Tallarita, Direttore Socio Sanitario dell’ASST di Lodi.
«L’azione tempestiva di Regione Lombardia – ha concluso il presidente Attilio Fontana – ha permesso di avviare questi presidi sanitari già a poche settimane dall’approvazione della legge di riforma del sistema sanitario. Restando quindi in attesa anche dei finanziamenti del PNRR. Il ‘Delmati’ ha già testimoniato, nel passato, tutte le capacità di cui è portatore. Ciò grazie a medici, dirigenti, amministratori e operatori sanitari. Questa nuova trasformazione è un importante punto di partenza su cui Regione ha deciso di investire per un territorio che è simbolo di coraggio, forza e rinascita lombarde».
CASA DI COMUNITÀ: Costituirà il punto di accesso per i cittadini a servizi e prestazioni sviluppati anche grazie alla sinergia con MMG/PLS, gli enti locali e i servizi sociali rispondendo in particolar modo ai bisogni di salute dei pazienti cronici, fragili e disabili del territorio per garantire un accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria e socio sanitaria. Sarà dislocata su tre livelli (piano terra, livello “zero” e primo piano) per un totale di 2.123 mq. La Casa di Comunità è aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Nell’ambito della Casa di Comunità è assicurata l’assistenza medica: prevista la presenza di uno specialista, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, nonché del medico di continuità assistenziale (dalle 20 alle 8) quest’ultimo nei giorni festivi e il sabato e la domenica.
Attività presenti:
• PUA (punto unico di accesso) con funzione informativa e orientativa per l’utenza;
• CUP (centro unico di prenotazione);
• Spazi per la continuità assistenziale, con ambulatori per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta (attualmente sono stati previsti n. 2 studi che potrebbero evolvere, anche sulla base delle effettive necessità a 4) adiacenti a quelli dedicati ai medici specialisti per agevolare l’interscambio e la collaborazione;
• Punto prelievi ematici dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:00 alle ore 10:30;
• Programmi di screening (mammografia, PAP test, ricerca sangue occulto nelle feci);
• Poliambulatori specialistici per patologie a elevata prevalenza (medicina interna/geriatria, cardiologia, pneumologia, diabetologia, neurologia, fisiatria, oculistica, odontoiatria);
• Servizi diagnostici di base (radiografie, ecografie, test funzionali respiratori, ECG, ecocardio e holter, spirometria, ossimetria, retinografia);
• Spazi per assistenti sociali dell’ambito distrettuale per la discussione di casi complessi dal punto di vista socio assistenziale e per le associazioni di volontariato;
• Consultorio (percorso nascita, sostegno pre e post partum, contraccezione);
• Servizio di assistenza domiciliare di livello base Valutazione multidimensionale, ADI, Protesica, Disabilità, Scelta e Revoca;
• Sala riunioni e spazi per la partecipazione (comunità, Enti locali e associazioni di volontariato).
OSPEDALE DI COMUNITÀ: sarà destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica per degenze di breve durata. Situato temporaneamente al quarto piano del presidio territoriale, è dislocato su una superficie di 660 mq ed è composto al momento da 16 posti letto distribuiti in 8 camere di degenza (a regime sarà collocato al secondo piano e avrà una dotazione complessiva di 20 posti letto). Ha il compito di agevolare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie/caregiver di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti, nonché di accogliere i pazienti provenienti dal domicilio, anche su proposta del Medico di Medicina Generale, nel caso in cui, pur non presentando patologie ad elevata necessità di assistenza medica, questi non possano essere assistiti adeguatamente presso la loro abitazione. La gestione sarà prevalentemente infermieristica, con assistenza medica assicurata 7 giorni su 7, per ricoveri della durata massima di circa 20/30 giorni.
CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT): la COT costituirà il perno attorno al quale graviterà l’intero sistema di gestione e monitoraggio anche della presa in cura del paziente fragile/cronico. Assolverà alla funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza–urgenza, nonché di gestire e monitorare i pazienti fragili/ cronici del distretto di competenza dell’ASST di Lodi. Posta al piano terra, in uno spazio di 190 mq, la COT consentirà di attuare una presa in cura della persona globale, presidiata e costantemente monitorata e sarà strumentale a garantire una risposta sanitaria, sociosanitaria e sociale tempestiva, efficace ed integrata ai cittadini del territorio lodigiano. Tra gli strumenti innovativi attivati dalla Centrale Operativa Territoriale, di particolare rilevanza il servizio di Telemedicina per le visite di follow-up di pazienti cronici e fragili in assistenza domiciliare.
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Si evidenzia che presso il Presidio ‘Delmati’ oltre a permanere i servizi precedentemente erogati – che comunque sono stati tutti potenziati – ne sono stati aggiunti di nuovi ed ulteriori, in linea con gli standard nazionali. A tal proposito alcune attività, che andranno man mano a regime, costituiscono una novità assoluta rispetto al passato:
a) il Punto Unico di Accesso (PUA);
b) il mammografo per lo screening primario, strumento di prevenzione che torna nella Casa di Comunità;
c) gli spazi per gli MMG/PLS (non a caso adiacenti a quelli destinati ai medici specialisti - così da agevolare, anche dal punto di vista dello spazio fisico, l’interscambio continuo e la leale collaborazione tra professionisti) e la facoltà per questi ultimi di attivare, sulla base delle condizioni cliniche dei propri assistiti, specifici percorsi prioritari concernenti la possibilità di usufruire, entro 24 ore, di consulenze specialistiche;
d) gli spazi per gli assistenti sociali degli enti locali;
e) l’intero reparto dell’Ospedale di Comunità;
f) la Centrale Operativa Territoriale (COT), che nasce quale ulteriore evoluzione del Centro Servizi/Centrale di Sorveglianza che durante la fase pandemica è stata preposta al monitoraggio a domicilio dei pazienti COVID positivi;
g) sono stati rafforzati sin da subito, con la programmazione di nuove sedute settimanali, gli ambulatori di medicina interna (geriatria; pneumologia); è stato reinserito l’ambulatorio di neurologia; per quanto riguarda l’ambulatorio di cardiologia, è in corso di assunzione un nuovo medico specialista che garantirà l’ambulatorio tutti i giorni con anche l’esecuzione dell’ecocardio;
h) è di prossima attivazione l’unità di cure palliative domiciliari che avrà come base il Presidio di Sant’angelo Lodigiano;
i) è stata rafforzata anche l’attività diagnostica grazie all’installazione di una TAC.
Contatti per la stampa:
Anna Casarini
annamaria.casarini@asst-lodi.it
Claudia Cassino
claudia.cassino@asst-lodi.it
Ufficio Comunicazione e Stampa ASST di Lodi
Viale Savoia, 1 26900 Lodi (LO)
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