Medicina Trasfusionale: l’acquisizione di una nuova tecnologia
Medicina Trasfusionale: l’acquisizione di una nuova tecnologia
04 luglio 2025
Comunicato stampa
Un salto di qualità nell’indagine in ambito onco-ematologico
La Medicina Trasfusionale di Lodi fa un salto di qualità rilevante: l’introduzione di una tecnologia nel campo della diagnostica oncologica ne attesta l’attività al livello delle strutture analoghe più avanzate in Lombardia.
Con l’acquisizione della nuova apparecchiatura si articola ulteriormente la capacità di indagine in ambito onco-ematologica con una tipizzazione e una definizione delle caratteristiche delle cellule tumorali più significative rispetto a prima.
Di più, dice Marco D’Agostino, responsabile della struttura: «Non c’è più bisogno del supporto di un laboratorio esterno al Maggiore nel processare e completare gli studi. La nuova tecnologia ci rende autosufficienti. Il beneficio va da sé: più rapidità, efficienza e sicurezza nell’attività d’analisi».
La strumentazione è allestita presso il Laboratorio di Immunologia della Medicina Trasfusionale, diretto dalla biologa Giuseppina Sidoli.
«Abbiamo acquisito una tecnologia innovativa ma al contempo competenze specialistiche che ci consentono di seguire le procedure necessarie», rincara D’Agostino che sottolinea anche il carattere esclusivo della dotazione sul territorio lodigiano.
La medicina Trasfusionale dell’ASST registra ogni anno circa 15.000 donazioni di sangue e plasma: un ottimo indice di donazione, grazie al contributo di molte associazioni e volontari, che permette di supportare eventuali carenze di sangue anche in aree vicine a quella lodigiana (ad esempio, quella di pavese).