CRA di Lodi: una palestra e un laboratorio di “giornalismo”
CRA di Lodi: una palestra e un laboratorio di “giornalismo”
16 maggio 2025
Comunicato stampa
Ottimismo: oggi è una parola chiave del dibattito pubblico. Ancor di più lo è per la Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ASST di Lodi che definisce “periodico ottimista” il giornale realizzato dai suoi utenti, “Parole in Libertà”. Lo fanno da oltre 10 anni: lo pensano, lo scrivono, lo impaginano, lo stampano e lo distribuiscono,
Si tratta davvero di parole in libertà ovvero pensieri, opinioni, poesie, piccoli racconti persino recensioni di film e di brani musicali. Il periodico esce quattro volte all’anno ed è “messo insieme”, quasi esclusivamente, dagli utenti della Comunità di via Mosè Bianchi a Lodi: quasi, perché anche gli operatori della struttura danno manforte.
Un centinaio di copie stampate in casa con una stampanate a colori che qualche volta si inceppa: allora si va in copisteria senza così far venir meno la pubblicazione.
“Parole in libertà” viene distribuito e raggiunge strutture, in Lombardia analoghe a quella di Lodi, le biblioteche sul territorio, famiglie e amici degli utenti. Ogni fascicolo è monografico: l’ultimo è intitolato al “progresso”.
Per gli utenti della Comunità Riabilitativa, età media 40 anni, fare il giornale è “un modo per imparare o reimparare a stare in gruppo – spiega Maria Elisabetta Pionetti, Responsabile della Comunità e dell’area riabilitativa del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) – per favorire la disponibilità al confronto e recuperare abilità perse o smarrite (per esempio anche quella allo scrivere), per riuscire a trovare insieme punti di intesa e soluzioni”.
La Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza è una struttura che offre interventi ad alta intensità riabilitativa e assistenziale.
Accoglie pazienti, in gran parte con psicosi, con un’età compresa tra i 18 e i 50 anni, sulla base di un progetto riabilitativo per un periodo massimo di 18 mesi e di 3 mesi per progetti post acuzie.
In Comunità i pazienti arrivano dal CPS (Centro Psico Sociale) o da una degenza in SPDC. Sono circa una quarantina nell’arco di un anno, accolti ed ospiti presso il centro diurno o l’area residenziale, con una dotazione di 16 posti letto.
Gli interventi riabilitativi e di risocializzazione sono finalizzati ad acquisire o riacquisire competenze anche di base come la cura di sé o la capacità di relazione.
“Parole in Libertà” è insieme ad altri “una modalità di intervento – ricorda Ida Bonazzi, educatrice della CRA –. Non è escluso che, valorizzando la perizia grafica e di design di alcuni nostri utenti si possa immaginare un salto di qualità per la nostra ambizione giornalistica”.