Ospedale di Lodi: laser e microchirurgia in Otorinolaringoiatria
Comunicati Stampa
Ospedale di Lodi: laser e microchirurgia in Otorinolaringoiatria
02 ottobre 2025
Comunicato stampa
Il primario Vittorio Achilli racconta i numeri e l’attività di una struttura che dirige da quasi vent’anni
Vittorio Achilli è, dal 2007, primario di Otorinolaringoiatria all’Ospedale Maggiore di Lodi, struttura che ha acquisito, negli ultimi anni, notevole valenza strategica.
Lo specialista ha al suo attivo lo sviluppo di aree ultra specialistiche che in passato erano pressoché irrilevanti: tra essi la microchirurgia dell’orecchio, che utilizza tecnologie che consentono di operare con estrema precisione oltre ad essere particolarmente utile per il trattamento di patologie quali, ad esempio, l’otosclerosi, le otiti croniche, le perforazioni del timpano.
«Buona parte dell’attività – racconta Achilli – è incentrata sulla chirurgia delle patologie oncologiche dell’orecchio e del distretto naso faringeo, con il supporto di metodiche decisamente innovative».
Tre anni fa, ricorda il primario, l’ASST ha acquisto uno strumento laser di ultimissima generazione che ha portato non pochi benefici per il paziente e per la tecnica chirurgica. Achilli pensa in proposito ad una casistica di interventi per il trattamento – con ridotta invasività – dei disturbi della voce e dei tumori delle corde vocali. «Per il malato e per l’organizzazione assistenziale – sottolinea - significa meno giorni di degenza, un recupero più veloce delle funzioni del paziente e minori complicanze».
Otto sono i medici che operano nella struttura, impegnati in sala operatoria (con tre sedute settimanali) e presso i servizi ambulatoriali.
Qualche numero: l’anno scorso 435 ricoveri, con quasi 1.000 giornate di degenza; oltre 22.000 prestazioni ambulatoriali; circa 550 interventi chirurgici, alcuni di essi particolarmente complessi.
L’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Lodi garantisce un’offerta ambulatoriale in tutti i presidi dell’ASST. Ambulatori generali e di secondo livello: ad esempio dedicati ai disturbi della deglutizione e della fonazione.
«La struttura – sottolinea Vittorio Achilli - si occupa anche di diagnosi e trattamento delle vertigini, di chirurgia endoscopica naso-sinusale, della tiroide, delle ghiandole salivari. E poi c’è la chirurgia degli impianti cocleari, su adulti e bambini, per combattere la sordità grave e profonda». L’impianto, comunemente chiamato anche “orecchio bionico” è un dispositivo elettronico che ripristina la funzione uditiva: il dispositivo stimola direttamente il nervo acustico e invia segnali al cervello che vengono percepiti come suono.
Il Maggiore è anche sede dello screening audiologico neonatale.