ASST: l’oncologia territoriale a Casalpusterlengo
Comunicati Stampa
ASST: l’oncologia territoriale a Casalpusterlengo
26 novembre 2025
Comunicato stampa
In Casa della Comunità erogati alcuni servizi e somministrate terapie orali oncologiche
L’oncologia territoriale è un modello assistenziale che sposta attività oncologiche dall’Ospedale al territorio.
Ciò ha preso corpo, in via sperimentale, all’ASST di Lodi, presso la Casa della Comunità di Casalpusterlengo, il cui presidio già ospita il MAC (macro attività ambulatoriale complessa)) in ambito oncologico. Il servizio, come noto, offre prestazioni che non necessitano di ricovero ospedaliero: prevalentemente terapeutiche ma anche diagnostiche e un monitoraggio clinico del paziente.
Ebbene, a Casalpusterlengo, in Casa della Comunità, da aprile di quest’anno si erogano servizi quali il lavaggio e la gestione degli accessi vascolari di tutti i pazienti oncologici territoriali dei comuni del basso lodigiano (in cura presso l’ASST lodigiana, ma anche in altri centri ospedalieri lombardi seppur residente nel lodigiano) e la somministrazione di alcune terapie orali, non complesse, per malati con tumore prostatico e mammario.
Si tratta di un percorso proposto nell’ambito di un progetto regionale a cui partecipa Lodi, che ne è parte integrante, assieme ad alcune altre aziende socio sanitarie lombarde, di cui è responsabile Guido Grignaffini, DG dell’ASST di Lodi: un percorso che evidenzia risultati positivi e che spingono per un allargamento alle altre case della comunità dei distretti Alto e Basso lodigiano.
La figura chiave del modello di oncologia territoriale è l’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), specificamente formato.
“Già perché il professionista sanitario – ricorda Giovanni Ucci, Direttore del Dipartimento Medico e primario dell’Oncologia dell’ASST - deve essere non solo abile e competente nell’ambito dei servizi oncologici previsti, ma anche esperto nel rilevare nel paziente, sintomi, manifestazioni anomale, eventuali alterazioni di alcuni parametri che devono essere riferiti tempestivamente all’oncologo curante, con il quale l’IFeC è in stretto contatto”.
L’evoluzione apprezzata dell’esperienza di Casalpusterlengo, dove si ha in carico oggi 7 pazienti con tumore della postata e una paziente con una neoplasia della mammella, ha portato a programmare l’avvio a breve di un percorso analogo anche presso la Casa della Comunità di Sant’Angelo. A questo riguardo è già in fase avanzata la formazione dell’infermiere di famiglia e di comunità.
“Non è escluso – aggiunge Ucci - che in un futuro molto prossimo nelle strutture snodo della medicina territoriale, si possano affiancare alle terapie orali anche quelle sottocute e si possa estendere ad altre patologie tumorali, che comportano una terapia ambulatoriale, il carico di servizi assistenziali della Casa della Comunità, implementandone ulteriormente l’offerta”.
Ultimo aggiornamento: 26/11/2025